Elaborazione del lutto: accettare non significa dimenticare

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Alice Rabai, Psicologa di Life & Mind

Alice Rabai, Psicologa di Life & Mind

L’elaborazione di un lutto è una vera e propria “sfida” che tutti noi abbiamo dovuto affrontare almeno una volta nella vita. “Lutto” significa perdita e, nonostante si possa sperimentare a seguito di vari aspetti rilevanti come il divorzio, un licenziamento, la morte di un animale domestico, nell’accezione più comune è inteso come quel sentimento di profondo dolore che si sperimenta in presenza della morte di una persona cara.

Elaborare un lutto è un processo personale e soggettivo che ognuno di noi vive in maniera diversa. Tuttavia, accogliere il dolore è un passo fondamentale per sopravvivere alla perdita e, qualunque sia il modo di reagire, vi sono dei passaggi necessari per arrivare all’accettazione dell’accaduto. Inizialmente, impreparati ad affrontare il dolore, sperimentiamo la “fase della negazione”, in cui rifiutiamo la perdita avvenuta e proviamo un forte senso di colpa per tutto ciò che è stato perso. A questa segue la “fase della rabbia”, che non deve rimanere inespressa in quanto protegge la sensazione di vuoto e consente a tutte le altre emozioni di emergere. Nella terza fase , durante la “contrattazione” , la persona inizia a considerare l’irreversibilità dell’accaduto, cercando delle strategie per riprendere in mano la propria vita. Durante la fase successiva, quella della “consapevolezza” la persona si rende conto della mancanza, rischiando di cadere in un forte stato depressivo che ne amplifica la sofferenza. La quinta e ultima fare coincide con l’elaborazione del lutto: “l’accettazione”. La persona, sebbene provi ancora rabbia e tristezza, è pronta a dare un senso a quanto accaduto, considerando la possibilità di un nuovo progetto di vita del tutto autonomo e indipendente.

Quanto detto finora fa parte del “lutto fisiologico”, con sintomi che tendono ad attenuarsi con il passare del tempo. Tuttavia, se lo stato di sofferenza dovesse risultare eccessivo, senza miglioramenti, è consigliabile rivolgersi a un professionista che può aiutare la persona a ritrovare la motivazione necessaria e a considerare nuove prospettive di vita.