Se non pianifichi niente nulla può andare storto

davide digiovanniDisturbi

Davide Di Giovanni, Psicologo e direttore di Life & Mind Psicologia

Pianificare le proprie giornate e le proprie attività è importante.

Senza un minimo di pianificazione rischieremo di dimenticare qualcosa o non fare tutto in tempo.

C’è però un pericolo: un’eccessiva tassatività e precisione nel nostro modo di organizzarci rischia di crearci ansia, frustrazione e un senso di tensione interiore.

Pianificare tutto, fare liste per ogni cosa, darsi sempre degli orari, dei tempi e delle scadenze per tutto non è una cosa positiva. È un problema.

Ripetiamolo: un minimo di organizzazione è necessaria. Ma il troppo stroppia. Darsi tutti questi paletti vuol dire crearsi degli obiettivi dove (spesso) non ci sono. Vuol dire riempire le proprie giornate di “devo” “devo” e “devo”. Laddove in realtà non ci sono.

Perché la verità è che se esco senza aver fatto fatto il letto, oppure in vacanza non riesco a passore una giornata in una rinomata spiaggia da visitare assolutamente beh… Non succede assolutamente nulla.

Va tutto bene, anche se mandi una mail il giorno dopo la scadenza, o se finisci di fare una cosa alle 11:20 anziché alle 11:00. Non morirà nessuno per questo.

In alcuni casi un approccio alla propria vita di questo tipo è indice di un disturbo ossessivo compulsivo di personalità. Comporta un’eccessiva attenzione ai dettagli, alle regole, all’ordine, alla precisione. Porta la persona a utilizzare in modo eccessivo liste, programmi, tabelle. Spinge al perfezioniamo, a voler fare sempre la scelta giusta, facendo passare la persona ore ed ore su Amazon a leggere recensioni o su internet a cercare l’hotel con il rapporto qualità-prezzo perfetto.

Questo tipo di disturbo può portare la persona a rivolgersi ad uno psicologo. Alcuni sono consapevoli del proprio problema, altri no. Vengono lamentando di essere costantemente in ansia, per ogni cosa che fanno.

Ma uno psicologo con esperienza è in grado di capire che non è l’ansia il problema. Non è da lì che bisogna iniziare. Bisogna infatti fare una corretta diagnosi per poi affrontare ciò che realmente fa star male la persona.

Nel nostro studio utilizziamo dei test per una corretta diagnosi del problema della persona, per essere sicuri di non stare tralasciando nulla.

Come fare?

È chiaro: nei casi che causano maggiore ansia è necessario rivolgersi da uno psicologo capace di gestire questo tipo di problematiche.

Negli altri casi può essere sufficiente un po’ di sforzo ed impegno quotidiano, iniziando a cambiare gradualmente le proprie abitudini. Ad esempio faccio la lista della spesa e poi la leggo solo alla fine; arrivo volontariamente ad una cena con 10 minuti di ritardo; esco di casa senza aver fatto il letto;

Questo sono solo alcuni esempi di come poter affrontare questo problema.

Se nonostante queste strategie dovessi continuare ad avere ansia collegata ad un’eccessiva pianificazione potresti considerare di rivolgerti ad uno psicologo.