Le fobie: cosa sono e come uscirne

davide digiovanniDisturbi

Davide Di Giovanni, Psicologo e direttore di Life & Mind Psicologia

Per fobia si intende una paura eccessiva rivolta verso un oggetto specifico.

Cani, aerei, sangue, siringhe, guidare automobili, spazi stretti, ponti, insetti…

Le fobie sono di tanti tipi.

Come si sviluppa il disturbo?

-cause familiari: ad esempio la madre che ha paura dei cani e la trasmette al figlio

-per condizionamento: in seguito ad un evento spiacevole ad esempio dopo il morso di un cane, oppure dopo un attacco di panico in auto.

 

Perché si sviluppano le fobie?

In realtà sono un meccanismo adattivo: dal punto di vista evolutivo sono o utili a preservare la persona da pericoli presenti in natura.

 

Come si prevengono?

Nel caso di un evento negativo è importante “riesporsi” subito. Ad esempio se mio figlio ha bevuto un po’ di acqua al mare o in piscina e si è agitato è opportuno, dopo averlo calmato, farlo tornare subito in acqua.

 

Come si curano?

Le tecniche cognitivo comportamentali sono le più efficaci. In breve tempo consentono alla persona di affrontare e tollerare ciò di cui hanno paura.

 

In che cosa consiste la terapia?

Si usano diverse tecniche, ad es. la modificazione dei pensieri, l’esposizione graduale all’oggetto temuto, l’ipnosi. Nel nostro studio utilizziamo inoltre un visore per la realtà virtuale. Consente di affrontare in maniera più graduale il riavvicinamento all’oggetto temuto.

 

Quanto dura la terapia?

Solitamente i miglioramenti si apprezzano già entro le prime 10 sedute, spesso anche prima. Per la completa guarigione sono necessari alcuni mesi. Molto dipende dalla gravità del disturbo e dall’impegno del paziente.

 

È possibile la ricaduta?

Con alcuni accorgimenti Il rischio è minimo.

L’ultima fase della terapia è infatti la prevenzione delle ricadute. Fondamentale continuare ad esporsi: se ho superato la fobia dell’ascensore devo utilizzarlo ogni tanto, anche se abito ad un piano basso.